"IMMAGINARE" LA MUSICA



GIOVANNA   BENEDUCE

I POETI


Maria Inversi
maggio 2009

dedicato a Nudo, Giovanna Beneduce
In quel giorno
in cui stormi garrivano come
danzanti giunchi a primavera,
su un letto d'iris dischiusi,
il tuo corpo sfatto cantava
l'aria dei tempi e del di più.
Un  Dio lo invidiò.

 

Mariacristina Pianta
Per Beneduce, Lilium

Si apre la finestra
sul giardino che riporta
i sogni nascosti.
Da lontane stagioni
lei è partita,
più non ascolta
la segreta voce del tempo.
Diventa la sua parola
delicata danza.

Francesca Tini Brunozzi
si ispira a Autoritratto

Ascolta!
Sono Giovanna B.
Guardami!
Sono ritratto di una geografia.
Vedi, i settori di colore
individuano curve altimetriche.

Più in alto di tutto è la bocca
il rosso è pronunciato.

Nella profondità ctonia
il verde dei miei occhi
due pozze fonde d’'acqua
sull’'atipiano della mia mente.

Più in fondo sta la nuca
che scompare dietro
l’'abisso della chioma;
questa scorre come acqua
qui sulla mia spalla sinistra
in sereno estuario
a rivitalizzare l’'asciutta
pianura del seno;
poi l’'acqua riprende
il suo corso
nei capelli accanto
alla mia guancia destra.

E lì, di nuovo, risalgono
massicci dorati
bruciati dal sole
che pur non corrode
il mio deserto mio
sguardo d’acqua.

E sopra il dolce
piano della fronte
ecco ancora il massiccio
delle chiome (e delle idee)
che salgono d’impeto verso
questo cielo rosso
limbo da cui si stacca
questo pianeta terrestre
che sono io.

Francesca Tini Brunozzi
si ispira a Lilium

L’angelo sulla soglia, lì ti tende il lilium
che annuncia il tuo figlio e di spirto ti abbaglia
demone meridiano.
Tu sei un giglio di figlia illibata e già moglie
predestinata sei assunta al divino soglio
a dar la luce al Figlio di Dio ma senza doglia.
Soluzione di Lilith, sei, salita al cielo
al primo suo litigio.


     

 
 

 

 

- Novurgìa - arte e musica contemporanea -
Via Domenichino, 12 - 20149 - Milano   tel.  mobile: (0039) 345 0505525   email info@novurgìa.it