"IMMAGINARE" LA MUSICA



MAURO  MARTINI

 

   

Mauro Martini nasce a Genova dove vive e lavora.
Martini raggiunge la maturità artistica con la “fluttuazione” che gli consente di osservare oggetti, persone e situazioni ritenute obsolete scoprendone potenzialità espressive inedite e, attraverso le sue opere, riportarle in un più alto ordine di complessità, utilità, vitalità.

• 1987 fonda l'associazione culturale IREARTE
• 1989 performance a Parigi e riconoscimento per le idee dell'allora sindaco Monsieur Chirac
• 1992 performance ad Almone (Siviglia) esegue con altri artisti opere in diretta sulla televisione spagnola
• 1997 performance a Tunisi che coinvolge i giovani tunisini a cimentarsi con la pittura
• 1998 performance a Varese
• 1999 performance a Milano zona Navigli
• 2004 per incarico della provincia di Genova impartisce lezioni di creatività presso un istituto scolastico di istruzione secondaria genovese
• 2005 realizza l'ormai famoso “Mandala Elettronico” con una performance in Galleria Mazzini a Genova
• 2006 realizza l'installazione delle città “The Day After”

Martini, come i grandi protagonisti, ha sfoltito e sforbiciato il mondo borghese con il suo carico di luoghi comuni, schemi, atteggiamenti e, le apparenti delizie di un sistema economico che, attraverso la cultura del consumismo ha costruito una realtà artificiale.
L'artista, con la creazione del movimento “I Fluttuanti”, si rivolge a quella classe adulta, di padri invecchiati, di zelanti cultori dell'efficienza e dell'etica del successo degli affari, che ripongono il loro orgoglio nel mondo delle macchine e nei grattacieli di vetro e cemento e propone loro di “fluttuare” senza dettami di parte e posizione e attraversare la realtà artificiale per riscoprire le potenzialità di quella reale.
L'artista, così facendo, scarica la sua tensione creativa attraverso eterogenee realizzazioni proponendosi come alternativa ad un'asfissiante monotematicità.
Martini osserva “fluttuando” oggetti, uomini, situazioni scoprendo inedite potenzialità espressive, traendo da esse ispirazioni per veicolare, attraverso le sue opere, i suoi pensieri e le intuizioni.
Se possiamo sintetizzare ed esprimere con una similitudine lo sforzo dell'artista, possiamo paragonarlo ad un'enorme locomotiva che slitta sulle rotaie sprigionando una miriade di scintille che illuminano gli astanti.

 

 

 

 

 

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