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Alban Berg (1885 -1935) vai agli altri compositori

Chi meglio di Arnold Schönberg, maestro di Berg a partire dal 1904, potrebbe lumeggiare la fisionomia stilistica di questi Jugendlieder? Ecco le parole con le quali ne parla Schönberg : " Quando Alban Berg venne da me nel 1904 era un giovane molto alto ed estremamente timido. Ma quando vidi le composizioni che mi mostrava - dei Lieder in uno stile tra Hugo Wolf e Brahms - riconobbi subito in lui un autentico talento. Lo accettai quindi come allievo, sebbene a quel tempo non fosse in grado di pagarmi". In una lettera dello stesso Schönberg del 1910, indirizzata a Emil Hertzka (direttore della Universal Edition) e scritta quando Berg era ancora suo allievo il maestro scrive, ricordando le impressioni dei primi incontri avvenuti nel 1904: "...sembrava che la sua fantasia non sapesse creare altro che Lieder, e in questi persino gli accompagnamenti per pianoforte avevano qualcosa dello stile vocale. Nel campo strumentale era del tutto incapace di scrivere una frase o di inventare un tema..." (Citato da P. Petazzi, Alban Berg, Milano, Feltrinelli, 1970, pagg. 13 e 17).

Mignon "Kennst du das Land", per soprano e pianoforte (opera eseguita a milano alla Palazzina Liberty il 16 novembre 1995)
Quando, dal 1904, comincia a frequentare le lezioni di Schönberg, la naturale inclinazione ad una spontanea effusione melodica trova un ben diverso arricchimento nella acquisizione di consapevoli strumenti di controllo: la scrittura si fa più complessa, più densa, più consapevolmente tematica, mentre la parte pianistica assume maggiore indipendenza; inoltre, nell'ambito di una struttura formale di stampo brahmsiano, si inserisce una sensibilità armonica influenzata da Wolf e, più genericamente, dal cromatismo post-wagneriano. Mignon composto nel 1907, è un breve Lied di 26 battute che ben riassume le caratteristiche generali sopra esposte. Berg sceglie di musicare solo la prima delle tre strofe del testo poetico di Goethe Kennst du das Land eludendo la ricerca di un ampio respiro formale e di diversi climi espressivi riferiti alle singole strofe (ricerca che è invece oggetto dei Lieder sullo stesso testo scritti da Wolf e Liszt). Tuttavia si può affermare che proprio dal 1907 abbiamo ormai lavori che, pur non rivelando appieno una personalità originale, denotano una raffinata scrittura che si coniuga con una acquisita maturità stilistica che, senza giustificare la ricerca di sorprendenti capolavori, consente la visione globale di questo corpus liederistico giovanile (circa 80 composizioni) in un'ottica diversa da quella di severa autocritica che indusse Berg, a suo tempo, a lasciarlo inedito.

Quattro pezzi per clarinetto e pianoforte op. 5 (1913) (opera esegiuta il 15 novembre 1998 al Teatro Litta di Milano)
L’op. 5 è stata eseguita per la prima volta solo nel ’19 a Vienna. I quattro brani possono anche essere letti come una “sonata in miniatura” (Adorno): Allegro, Adagio, Scherzo, Finale. La predilezione per le armonie per quarte (alla fine del I), per un tematismo abbozzato e mai sviluppato (verso la fine del IV), per i contrasti dinamici ravvicinati e violenti e per il ricorso all’effetto allucinato del frullato (I e III), richiama i lavori contemporanei di Schönberg, al quale la pagina è dedicata. (Ettore Napoli)

La Sonata op 1 (1907-8); opera eseguita a Milano allo Spazio Oberdan, martedì 4 giugno 2002
in un solo movimento (che sfrutta la forma del primo tempo della sonata classica come cornice per il proprio svolgimento) è ancora basata su risoluzioni esplicitamente tonali in punti strutturalmente rilevanti della composizione: in questo apparentata al carattere delle opere tardo tonali composte da Schönberg tra il 1904 e il 1908 (in particolare la Kammersymphonie).

 

 
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