PROFILO COMPOSITORI, AUTORI

Carlo Forlivesi, nato a Faenza nel 1971, si è affermato nel panorama internazionale come uno dei più sorprendenti e originali creativi della sua generazione. Compositore con un'assoluta aderenza alla sua identità di artista, Forlivesi è un intellettuale dall'esperienza multiculturale e poliedrica, vincitore di numerosi premi di composizione e riconoscimenti, apprezzato e conosciuto anche in ambito accademico per il suo impegno di ricerca nel campo della creatività culturale.
Come miglior diplomato del suo anno (1996) in composizione presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, ha ricevuto in premio una commissione dal Comitato Artistico del Conservatorio. Selezionato come allievo dei corsi di alto perfezionamento dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha conseguito in tale sede il diploma di specializzazione in composizione (1998). Forlivesi ha anche ottenuto il diploma in pianoforte presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, dove entrò come il più giovane studente di composizione del conservatorio all'età di 15 anni, risultando anche vincitore del concorso "Zucchelli" indetto dall'Accademia delle Belle Arti e dal Conservatorio di Bologna. Tra i rari compositori italiani selezionati per ricevere un'educazione specifica nel campo della musica elettronica presso l'IRCAM di Parigi, dipartimento del Centre Georges Pompidou e maggiore centro al mondo di ricerca e innovazione in campo musicale, ne ha frequentato il corso annuale di composizione e computer music.
Benché dotato di tali solide basi formative, Carlo Forlivesi si è sempre concepito come un artista bisognoso di ampliare ulteriormente le proprie conoscenze, con la consapevolezza che è necessario continuare a crescere e valicare nuove frontiere. I suoi programmi di ricerca in ambito creativo sono stati selezionati dal Governo Danese (Danish Institute of Eletroacoustic Music), dal Ministero della Cultura Giapponese (Tokyo College of Music) e dalla Fulbright Commission del Governo degli Stati Uniti (Northwestern University, Chicago). Ha tenuto conferenze e masterclasses per diverse istituzioni e università all'estero (tra le quali il Conservatorio Nazionale Superiore di Parigi, le Università di Chicago, Los Angeles e Pittsburgh, l'Opera di Tokyo), affiancando a tali attività anche la produzione di articoli su temi storico- ed etno-musicali.
Ma è nella composizione di nuove opere musicali che Forlivesi ha rivelato il meglio delle sue capacità artistiche e intellettuali, ricevendo un numero rilevante di alti riconoscimenti in diversi paesi del mondo e primi premi assoluti, tra i quali il Huub Kerstens Prize di Amsterdam, il Yamaha Music Award di Tokyo, e ultimo in ordine di tempo il premio Klangwerktage di Amburgo. Forlivesi è stato invitato a partecipare ai maggiori festivals dei centri di musica d'oggi tra i quali Parigi, Berlino, Stoccarda, Dresda, Helsinki, Los Angeles, Chicago, Tokyo, e per ben tre anni consecutivi invitato a presentare sue opere al Gaudeamus di Amsterdam.
Le sue composizioni, che comprendono opere per orchestra e vocali, musica elettronica e anche per strumenti tradizionali giapponesi (caso unico per un compositore italiano), sono state al centro di importanti produzioni ed eseguite in teatri e festivals in Europa, Stati Uniti, Canada, Cina e Giappone.

Carlo Forlivesicomposer and researcher, was born in Faenza in 1971. At the age of 15, Forlivesi entered the Conservatory Giovan Battista Martini of Bologna as one of the youngest students ever in the composition course. He later won the Academy and Conservatory Prize there. Forlivesi graduated from the Conservatory Giuseppe Verdi of Milan and the National Academy of Santa Cecilia of Rome. He then joined IRCAM (Institute de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) and subsequently DIEM (Danish Institute of Electroacoustic Music), Tokyo College of Music, and Northwestern University, with fellowships from the governments of Italy, Denmark, Japan, and the United States (Fulbright Commission). His activity has mainly focused on new music in Europe, the United States, and Japan. Forlivesi has conducted extensive research in the field of traditional Japanese music and dance including the ethnic music of the Ainu. Beside contemporary music, he cultivates a particular interest in early music, which he studied and performed for several years. Forlivesi has collaborated with first-class performers and received numerous awards. His music is regularly programmed by festivals and theatres worldwide. Several times nominated artist-in-residence, lecturer, workshop coach, and music–contest judge, Forlivesi's international stance is reflected in his eclectic output, which includes compositions for orchestra, choir, chamber music, dance, electronics, and traditional Japanese instruments as well as choreographies and written works.