PROFILO COMPOSITORI, AUTORI

Francesco Pennisi (1934-2000) vai agli altri compositori

Una lirica di G. Bracco (1998): opera eseguita al Teatro Litta il 29 novembre 1998
Un musicista, un compositore, non può non essere lettore di poesia: e naturalmente non solo per il piacere di mettere in musica la parola. Io ho conosciuto i versi di Gemma Bracco quasi contemporaneamente alla poetessa stessa: era la sua opera prima: Misure del tempo. Riprendendo in mano il volume mondadoriano, rivedo nell’indice alcuni punti esclamativi a matita con i quali avevo allora segnato la mia predilezione (Il canto delle Sirene, Disgelo, Potrebbe durare all’infinito). Poi arrivò per i tipi di Guanda Notturni e se ne ebbe a Roma una presentazione appropriata nel corso della quale anche l’autrice lesse mirabilmente una lirica (e lesse anche l’indimenticabile Sandro Sequi, in uno dei suoi ultimi giorni). Ritorno alla poesia, il testo che dai Notturni ho scelto da offrire alle quattro voci di un coro - e la destinazione era già il concerto di oggi - mi affascinò per essere metafora o “descrizione” di quel lavoro che poeti e scrittori di musica facciamo quotidianamente sul foglio di carta, il luogo dei nostri alambicchi, delle metamorfosi, dei nostri giochi o dei nostri prestigi, quelli che - come dice Lucio Piccolo - confondono l’anima. (Francesco Pennisi)

 

 
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